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    Trasmettere passione

    Wie ubertragt man seelische Erfahrungen im Klettern

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    “Per farsi ammaliare dall’alpinismo è necessario provare, toccare con mano ciò che ci dona una scalata. L’arrivo in vetta è un momento indescrivibile e che difficilmente si può dimenticare: la fatica per il raggiungimento di un obiettivo provoca emozioni e sensazioni uniche e grandi soddisfazioni. L’alpinismo è forza di volontà e saldezza psicologica, è anche intelligenza, equilibrio, fiducia in noi stessi, freddezza e lucidità nel valutare le situazioni estreme. L’alpinismo ci dà nuove energie e voglia di lottare, ci rinforza fisicamente, ci dona la capacità di affrontare rischi e pericoli e sopportare pene anche inimmaginabili, infine ci porta a ridimensionare tanti problemi personali. L’alpinismo quindi può essere anche una cura, una terapia. Ci adduce necessariamente ad affrontare rischi e sacrifici, a vincere la paura di “volare” e romperci qualche osso o addirittura perdere la vita, per contro ci insegna a superare forti e impreviste difficoltà della vita stessa e ci rende un po’ più felici.”

    Queste le prime parole di Giuliano Stenghel (Sten) che provano a trasmettere la passione per la magnifica attività dell’arrampicata.

    Quantità
    • Editore: Idea Montagna
    • Collana: Narrativa
    • Argomento: Libro
    • Pagine: 94
    • Pubblicato il: 2017
    • ISBN: 978-88-85468-22-1
    Giuliano Stenghel

    Giuliano Stenghel (1953), per gli amici Sten, è stato un alpinista che ama le montagne e le grandi salite in roccia. È stato un vero acrobata delle ascensioni e nel mondo alpinistico è considerato “maestro del friabile” per la capacità di muoversi su rocce difficili ed estremamente friabili anche con poche protezioni.
    Nel 1978 diventa Istruttore Nazionale d’alpinismo e successivamente Istruttore Emerito del CAI, A Guida alpina e Socio Accademico del GISM. Qualcosa come quasi trecento vie nuove, ripetendone altre già aperte, con difficoltà estreme, ma soprattutto moltissime prime ascensioni solitarie. Giuliano ha realizzato, con l’aiuto dei migliori amici, un’impresa davvero eccezionale nel mondo dell’impegno sociale: “L’Associazione Serenella Onlus” www.serenella.net intitolata alla prima moglie Serenella, morta immaturamente. Nel 1998 Giuliano, dopo aver fondato l’Associazione Serenella, con alcuni amici alpinisti, promuove “Alpinismo e solidarietà” e nel 2005, con alcuni istruttori delle scuole di alpinismo trentine, il progetto “Per-Corso”, Corso di Alpinismo per ragazzi ex-tossico dipendenti.

    Giuliano è stato anche un fecondo scrittore, ricordo Lasciami volare (1995), La Casa del cielo (1996), Il Dito di Dio (1998), Se il sole sorge della figlia Chiara (1999), Grazie di cuore (2000), Il Grido del Gabbiano e il Garda verticale scritti a quattro mani con Fausto Camerini (2001), l’Opuscolo di Serenella, Le Primule Rosse (2003), Il suono del corno (2005), Dai bambini per i bambini… della figlia Martina (2005), Sulla vetta e…oltre con Mario Moschini (2006), I sogni riempiono la vita (2007) Ecco chi mi porta su una stella (2008), Nonno… perché abbiamo i denti d’oro? (2009); Voglio una vetta… dove ascoltare il mio Dio (2009), La mia Medjugorje(2010) Sogni… e ancora sogni(2010); Più la notte è notte (2011), P… come passione (2013), C’era una volta un angelo (2014), Trasmettere passione con Heinz Grill (2017) E con un battito d’ali (2017), Il regno di pietra (2018); Serenella un messaggio d’amore e Nonno perché abbiamo i denti d’oro in una nuova versione (2018), e l’ultimo In volo come aquile (2019). E questi libri sono serviti per sostenere l’Associazione Serenella.
    Premiato con la Radice d’argento, con il Chiodo d’oro della Sosat, con il premio Protagonista della montagna anno 2000 e il Premio Meroni (2017), ”Sten” è stato anche protagonista del film a due puntate prodotto dalla Rai: “Il Salto delle Streghe”, nel 1998 ha diretto e prodotto il suo primo cortometraggio “Il Bimbo”, nel 2020 i due cortometraggi: “Il regno di Pietra” (25′) e “Il Cristo dimenticato” (12′).

    Nel 2020 è mancato all’affetto dei suoi cari dopo un incidente in arrampicata.

    Da: www.serenella.net

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    Trasmettere passioneNarrativa2017
    Heinz Grill

    Heinz Grill, nasce in Germania nel 1960. Nel ’72 inizia la sua grande passione per l’alpinismo; ventenne compie le sue prime ascensioni solitarie nel Wilder Kaiser e nelle Alpi del Nord. Nel ’77 ripete la via Pumprisse sulla Fleischbank e nei tre anni successivi percorre gli itinerari più importanti del Wilder Kaiser in completa arrampicata libera e molto velocemente; la mentalità di allora ingiustamente lo emargina definendolo fuori di senno, ma, di contro, viene da molti mitizzato come un arrampicatore straordinario. Nel 1986 si specializza in medicina olistica che pratica in Germania. Nel 1990 dirige la Scuola per Spiritualità e Yoga e pubblica varie opere su argomenti riguardanti la medicina, la filosofia, la pedagogia e la spiritualità. Nel 2003 Heinz si trasferisce in Italia, svolgendo principalmente l’attività di scrittore. Nel contempo fa numerose conferenze e la sua passione per l’arrampicata lo porta ad aprire, in compagnia di Florian Kluckner e Franz Heiss, tante nuove vie anche di estrema difficoltà sia nella Valle del Sarca che in Dolomiti. Numerose le sue pubblicazioni, impossibile elencarle tutte.

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